Elenchi


Un blog spesso rischia di essere un elenco di azioni slegate tra di loro, e in questo periodo di quarantena la mancanza di traguardi temporali rischia di fare accumulare gli eventi quotidiani in un magma indistinto.
Quindi mi appresto a ripercorrere i piccoli obiettivi quotidiani raggiunti, nessuno definitivo. Con due bimbe (quattro anni in due) lo smart working sarebbe impossibile, per fortuna ho pochi obblighi lavorativi e qualche ritaglio.
Ho ripreso in mano lo stick, cosa che capita all’incirca ogni 365 giorni, mentre le corde invecchiano un pochino. Le mie mani riescono ancora a trovare le note e qualche automatismo. Si parla sempre di pentatoniche e di pattern basilari, ma almeno non sono tornato troppo indietro.
Riesco a emettere qualche nota sul Venova, il finto sax di plastica della yamaha.
Ho registrato qualcosa con il musicman e il fender jazz messicano. Qui c’è una piccola suite.

Ho stretto una vitina del flauto traverso.
Ho messo a posto le foto sulla libreria di iPhoto, che nel frattempo (dall’ultimo backup) ha cambiato nome in Foto (ma sospetto argutamente che in inglese sia Photo).
Sono riuscito ad ascoltare qualche disco arretrato.
Ho cominciato a caricare su discogs.com l’elenco dei miei dischi. Non finirò mai. Anni fa avevo un file su access, aggiornato l’ultima volta ai tempi di ground zero.
Domani registro qualcosa con lo stick. Promesso (a me stesso, almeno)

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