Pensieri Bassistici Sparsi


Non ho alcun intento di divulgazione “alta”, anzi: vorrei scrivere una piccola guida per tutti i giovani e scarsi bassisti che avessero necessità di qualche dritta, senza pretese enciclopediche.

MMSuono da tanto, ma non suono bene in senso assoluto, non sono particolarmente tecnico né ho una particolare cultura musicale: non prendetemi come modello! Inoltre, ho deciso di non ordinare i miei consigli a guisa di manuale, bensì di scriverli come mi vengono. Quindi, se andate avanti, fatelo a vostro rischio e pericolo. Non sono responsabile delle vostre figuracce, mi bastano le mie.

1. cerca gli accordi.

ok, banale. il tuo gruppo deve suonare una cover? usi google, ti tiri giù la tab e suoni finché non impari il pezzo. E se, invece, sempre con google ti tirassi giù la sequenza degli accordi? Se il brano è famoso, si trova. (Se non è famoso o è di produzione propria, chiedi al tuo chitarrista). A questo punto leggi la sequenza degli accordi. Suona le toniche (le note che danno il nome all’accordo), magari a tempo con la cassa. Sembra facile, ma è già un ottimo inizio. Se hai la tab, confronta la successione di accordi con quello che succede nella tab. Se hai lo spartito e lo sai leggere agevolmente, si già avanti!

2. suona le scale

hai la sequenza di accordi? dopo le toniche, è ora di aggiungere altre notine. Cerca sulla tastiera del basso tutte le toniche, terze, quinte e settime relative E suona a tempo sul brano toniche e quinte, con una spruzzata di terze e settime. Comincia a spuntare qualcosa?

3. cerca le note di passaggio

a meno che il pezzo non sia tutto su un solo accordo, ci saranno cambi. Cerca di far fluire i passaggi: se conosci le scale intorno a cui si sviluppa il brano cerca le note in comune tra le scale e sfruttale per far scorrere la linea di basso. sfrutta anche le note a distanza di un semitono dalla tonica, ma senza accentarle troppo.


4. Ascolta la batteria. Stare “incastrato” sui pattern di batteria può essere limitante, ma siete la sezione ritmica e dovete suonare insieme: soprattutto, un colpo di cassa a vuoto suona inequivocabilmente… vuoto. Se non senti la cassa, parla col tuo batterista o metti un piede sulla cassa mentre suonate.

Il rullo a vuoto rende in tutt’altra maniera, e legarlo troppo stretto al basso potrebbe far perdere tiro al brano. Lascia che basso e batteria fluiscano insieme: prova anche a far tacere il resto del gruppo e senti come gira la ritmica.

5. Ascolta gli altri. Ascolta soprattutto i bassi, dai anche un’occhiata alla mano sinistra del tastierista e alle corde più spesse del chitarrista. Suonare due note vicine e diverse (specie se distanti di un semitono) genera battimenti fastidiosissimi. Se quelle due note devono proprio esistere, che siano su ottave diverse!

6. Sii ripetitivo. Non significa noioso, significa che se trovi le note giuste, la frase giusta, il tempo giusto, è giusto che tu li ripeta fino a ipnotizzare l’ascoltatore, fino a caratterizzare il brano. E se si spostano gli accordi, tu sposta la frase, trasponi, giraci intorno. Parti da quella frase che tanto ti piace e costruisci su di essa l’impalcatura della tua linea di basso.

7. Non è obbligatorio fare un fill ogni quattro giri. Tieni anche conto che ad una rullata del batterista non deve necessariamente corrispondere un fill del bassista.

8. Le ghost notes aggiungono tiro.

9. Quando suoni dal vivo commetti degli errori: dimenticali subito e non cercare di rimediare suonando più del necessario! Chiudi gli occhi e ascolta.