Ophelia – the last gig on earth


Nel 2002 nacque Fungus. La prima incarnazione della band viveva come progetto aperto e variabile di improvvisazione,con pochi temi di appiglio, poche prove, molte incognite nei live.
Quando Fungus divenne più stabile nella formazione e nel repertorio, fu necessario inventare un nuovo nome per gli sporadici momenti di improvvisazione senza rete: così fu Ophelia. La creatura era strana, mutevole e capricciosa e, soprattutto, restia a farsi “ingabbiare”: qualche data dal vivo nel segno dell’estemporaneitá.

Il 28 dicembre del 2014, però, mostriamo una briciola di organizzazione in più del solito ed attrezziamo la sala prove Fungus per la prima, finora unica, registrazione.

Fino all’arrivo in sala non sappiamo né cosa suoneremo, né chi ci sarà. Poi arriva AJB, con qualche spartito e qualche indicazione: quattro temi accennati, sviluppati, abbandonati e ripresi rappresentano l’ossatura delle nostre divagazioni. Il risultato è una giornata di jam ruspante, a tratti infuocata, in bilico tra il cerebrale e l’adrenalinico. Tutto viene registrato su un impianto “volante”, otto piste contese tra chitarra, basso, due tastiere, percussioni e batteria.

Nelle settimane successive qualche piccolo editing (assolutamente minimale) e un lavoro di mix e mastering il più rispettoso possibile, purtroppo coincidono con il peggioramento delle condizioni fisiche del principale motore del progetto, il nostro chitarrista, Alejandro J Blissett, che ha lasciato la terra prima di ascoltare la versione definitiva del lavoro.

Questo piccolo imperfetto disco non vuole essere nulla di più di una fotografia di un momento particolarmente bello e intenso.

28/12/2014 Ophelia:

AJB – chitarra
Dorian – batteria
Dani – percussioni
Il mercante di sogni – synth

Claudio Ferreri – vintage keys
zerothehero – basso
(e a breve in cd)

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